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Il figlio degli amici


di Membro VIP di Annunci69.it MisterWoland
12.02.2025    |    37    |    0 6.0
"Lui le stringe i capezzoli e cerca la sua bocca, Sonja lo lascia fare ma va dove vuole..."
Risveglio doloroso
I mobili girano intorno, la testa è pesante, pesantissima, mamma mia. Sento un dolore, come se mi fosse passato sopra un rullo compressore, dappertutto. Che c’ho in bocca? saporaccio, sembra sangue.
Ha ecco ti vedo “Sonja stai qua, meno male”. Non riconosco niente. Dolore dappertutto. “Amò che succede?” Sonja non risponde, perché? Ecco parla, ma non capisco. Non sento.
“che ti fa male? La faccia vero? “ vedo che si avvicina “come t’hanno conciato”.
Comincio a rendermi conto, sto a casa mia, meno male. Sonja mi passa qualcosa sul viso, ancora peggio, cerco di spostarmi. “femma fema me fai male” cerco di gridare ma non riesco.
“Ti debbo disinfettare un po' sei un macello, guarda c’hai il naso che goccia sangue” e mi mostra la garza imbibita di uno schifo rosso. Sto qualche minuto fermo con il respiro grosso, ansimante con lei che mi passa sulle parti dolenti ogni volta facendomi saltare.
Riapro bene gli occhi, ora vedo meglio, c’è buio però. “Sonja accendi a uce, forza. Vuoi accende, azzo!”. Si alza a lentamente accende la luce centrale. Viene vicino a me, la vedo bene, ha una vestaglia, ha un occhio nero e qualche graffio sul collo. “Che .. fatto? Che t’hanno atto? I è stato?”. Sonja come immaginavo inizia a piangere piano, senza parlare. “Abbiamo sbagliato, m’hanno detto che sono una troia, una grande troia! Sti stronzi”.

Alcuni giorni prima
Siamo nel nostro letto matrimoniale. “Sonja prendimi un bicchier d’acqua, fammi il piacere” lei stava per entrare nel letto e sbuffando va a prendere ciò che le ho chiesto.
Mi porge il bicchiere ed io le sfioro i fianchi con la mano libera fino a carezzarle le cosce coperte da un sottile tessuto. “che fai, ce provi?” dice Sonja sorridendo e facendomi capire che anche lei vuole stringersi a me e fare sesso. Entrata nel letto la avvicino a me ed inizio a baciarla sulla gota, sull’orecchio e sulla bocca, anche lei mi abbraccia e mi bacia con calore il collo. Le nostre bocche e lingue si saldano con il solito grande piacere. Le nostre mani scorrono e Sonja subito impugna il mio pene come solo lei sa fare. Rimango fermo a godere di quell’inizio che tanto mi piace poi pian piano mi avvicino alle sue natiche e faccio scorrere le dita in quel canale del desiderio che termina con l’ano. So che a lei piace, quindi bruscamente le infilo un pezzetto del mio dito. Lei accusa il colpo “stronzo, fai piano, m’hai fatto male!” so che non è vero e non gli do retta rimango in quella posizione mentre lei seguita a muovere la mano sul mio pene umido. Il nostro rituale è questo. Lei prosegue assaggiando il mio cazzo con la bocca ma io evito di venire in quel modo e come sempre ricambio le sue attenzioni con baci sulle cosce, assaporo la sua pelle liscissima, fino a succhiare e mordicchiare il suo plin plin, la figa si gonfia un poco ed è pronta per il mio cazzo.
Anche se siamo sposati da tempo, questo rituale con poche varianti ci soddisfa molto, anticipiamo con facilità ciò che l’altro vuole sentirsi fare e spesso anche ciò che ci piace sentir dire all’altro.
La penetro dolcemente e sento il calore forte del suo corpo che avvolge il mio pene, chiudo gli occhi beato e comincio pian piano a muovermi come piace a lei. Il mio stato di beatitudine, i miei occhi chiusi, la mia semi incoscienza sono bruscamente interrotti, lei si sfila e ….“No no non così, mettilo dietro dai”. Rimango un po' interdetto non per il rapporto anale, l’abbiamo fatto tante volte, ma per lo strano modo in cui mi viene proposto. “Si amore, sai che mi piaci molto anche lì” inizio a sditalinarle il culo e le dico “rimani calda calda che vado a prendere qualcosa per lubrificare” lei ferma la mia mano nel suo culo “fesso ho già tutto io qui, guarda” si gira e prende un flacone sul comodino. Comincia a spalmarsi la crema intorno all’ano poi ne mette un po' sulla punta del mio cazzo e la distribuisce con il pollice quindi ne versa un altro pochino sulla mia mano. Anziché produrre un disorientamento questa manovra a cui io ho solo assistito, mi produce una forte eccitazione, vorrei incularla subito senza ritegno, ma inizio a massaggiare l’ano con la crema baciandola sulle spalle. Mentre mi addentro nella preparazione Sonja si gira mettendosi due cuscini sotto il ventre e mi da il culo completamente aperto. “dai stronzo” mi dice. Eccitato come un pastore beduino che vede la sua pecora alzare la coda mi avvicino e vedendo il suo buco con il bell’interno rosa ci poggio la mia cappella e spingo pian piano affinché entri per il primo tratto, il cazzo entra tranquillamente ben lubrificato come è “Ohh, hai, assassino mi fai male” mi dice lei, sto provando un piacere immenso ma mi fermo un attimo per darle respiro “Dai spingi stronzo” mi dice Sonja mentre con la mano tira a se una chiappa per aprire un po’ il buco. Io abbandono ogni freno e le spingo tutto il cazzo in corpo, lei apre le gambe per farmi entrare meglio ed io le dico frasi sconnesse di amore e violenza. Lei piagnucola di piacere mentre io seguito a stantuffarla, poi a bassa voce “fammelo arrivare in gola dai, riempimi di sborra, sono la tua capretta, spingi stronzo, fammi male”.
Al mattino ci svegliamo un po’ doloranti ma soddisfatti, almeno credo.
Ceniamo in un ristorante sul fiume che attenua la morsa del caldo estivo. Per tutta la giornata l’afa ha reso fastidioso stare fuori dai locali senza aria condizionata.
Voglio tornare sul nostro amplesso della sera prima “Ieri sera come sei stata? Bene penso, vero? Sei stata diversa dal solito, mi sbaglio?”
“No perché, come sempre, mi andava in quell’altro modo e te l’ho detto, tutto qui. Come sei sospettoso”
“Nessun sospetto, solo una impressione, come se fossi un’altra donna” dopo qualche silenzio ed una bella tartare di manzo, forse aiutata da un bicchiere di vino, Sonja sbotta “scusa sai ma tu veramente non vedi più avanti del tuo uccello. Che cavolo! Si voglio un cambiamento, va bene! Ormai i nostri rapporti belli e tutto ma sono una procedura, tu hai la tua sceneggiatura, io la mia, funziona tutto, ma che palle …mi sono rotta”, Imbarazzato chiedo al cameriere che attende l’ordinazione un semifreddo al caramello salato per me poi chiedo “Sonja cosa prendi per dolce” per tutta risposta “Ti pare questo il momento di parlare di dolci?. Io traduco per il cameriere “solo il semifreddo grazie”.
Sonja si alza “Ti aspetto in macchina”, e va via. Io rimango lì come un fesso e mi chiedo cosa fare. Nel frattempo il cameriere porta il mio dolce che ha un aspetto goduriosissimo, però vedo Sonja che aspetta nervosa all’ingresso del ristorante. Non ha le chiavi della macchina. Sono costretto ad andare, pago il conto ed esco. Prendo Sonja sotto braccio e mi avvio verso la macchina, le apro lo sportello e partiamo. Il caramello salato rimane lì solo solo sul tavolo.
“Sonja, domani pomeriggio dobbiamo andare in campagna da Lorenzo e Stefania che fanno il barbeque, te lo ricordavi?”
“Si certo che mi ricordo. Però anche tu ricordati che se non mettiamo mano a questa cosa mi scopo il primo che passa, e non scherzo! Voglio tanto cazzo”

Pomeriggio in campagna
Attendo in macchina, ecco mia moglie “ahi, ti sei vestita poco oggi. Sei più bona del solito, mannaggia” lei entrando “c’è chi può e chi non può, io può ha ha”.
Mentre guido vedo un bagliore di cosce ben tornite che veramente mi fanno partire la mano destra. Mentre tento di infilargliela in mezzo alle gambe “fermo hoo guida e fermo”.
Arriviamo a casa dei nostri amici dove già ci sono diverse persone intorno al fuoco.
Conosciamo tutti e facciamo i soliti convenevoli. Vedo alcuni sguardi interessati da parte degli uomini su Sonja che, forse per farmi innervosire, si è vestita in modo proprio provocante, soprattutto per una festa in campagna. Lei sta lì tranquilla e parla e ride con tutti, forse vedo cose che non ci sono.
Più tardi arrivano anche i vari figli degli amici, dai 12 ai 20 anni, ce ne è per tutte le età.
Questa volta sono certo, vedo Alberto il figlio diciassettenne dei nostri ospiti, che senza rendersene conto guarda Sonja come se non avesse mai visto una donna, anche lei se ne accorge.
La festicciola va avanti senza particolari problemi, alcuni vanno nella cantina a scegliere delle bottiglie altri in casa per portare fuori delle cose, si mangia e si chiacchiera veramente in allegria.
Certamente Alberto, tutti lo notano credo, punta Sonja in modo evidente. Tra me e me penso che è un ragazzino che vede una bella signora e si andrà poi a masturbare in bagno quando saremo andati via.
E’ l’imbrunire e torniamo a casa rilassati dopo una bella giornata con gli amici. Sonja mi brucia “Ovviamente eri rincoglionito a parlare d’altro e non hai fatto caso ad Alberto”
“L’ho visto benissimo, come ti guardava, si vedeva sai”
“Almeno questo l’hai visto! Quando siamo andati a prendere i vini si è strusciato a me ben bene, io l’ho lasciato fare, così è andato avanti e mi ha preso la mano e l’ha spinta sul suo cazzo, bello duro ti giuro”
“Ma sei matta! Oltre ad essere un ragazzino è anche figlio..” lei mi interrompe “Il ragazzino ha diciotto anni, non sono stata io ma lui, poi dopo averglielo tastato ben bene ho fatto l’arrabbiata e l’ho allontanato, che credi?

La nuova procedura
Vedo Sonja sempre più lontana da me, non escludo che abbia messo in atto davvero qualcosa, un tradimento o qualcosa di più soft… non posso pensare a Lei senza di me, fuori dal mio controllo.
Il nostro letto dopo cena è silenzioso. Interrompo i suoi pensieri “Sonja ti vedo che non sei la stessa di sempre, cosa c’è che non va? Dimmelo per favore”
“Ma niente figurati, ci sono sempre i momenti di alti e bassi, succede a tutti”
Lascio passare del tempo poi con la voce rotta e gli occhi lucidi le dico “Senti so che il tuo problema è il sesso. Diciamo che il tuo problema sono io. Io però non permetterò mai che tu vada in giro a scopare con un altro, scordatelo. Ci ho pensato bene, tu scoperai solo davanti a me, non ci sono altre possibilità” Sonja mi guarda interdetta “ma che t’è successo, sei matto? Dormi va che è meglio” poi aggiunge “sai non c’avevo pensato” e spegne la luce.
La notte porterà consiglio? Forse.
Il dato è tratto, disse qualcuno, ho invitato una persona a casa per oggi pomeriggio. Sonja sa che arriverà qualcuno ma è agitata perché non sa chi ho ingaggiato e per fare cosa, forse teme un balordo o a paura che io voglia punirla, è molto nervosa ma ormai non ci rinuncerebbe più.
I minuti passano pesanti, solo la TV rompe il silenzio. Improvvisamente suona il campanello, guardo al citofono. Senza parole apro la porta a piano terra e quella del nostro appartamento, Sonja è vicina alla porta in grande trepidazione. Io attendo un attimo e vado in camera da letto, da lì vedo benissimo il soggiorno.
Passano alcuni secondi infiniti, la porta si apre pian piano ed entra in casa Alberto. Sonja cerca di guardare verso di me, ma non ci sono, non sa come accoglierlo. Alberto fa come per stringere la mano a Sonja ma invece le cinge il fianco, un attimo di tensione poi Sonja lo avvicina a se e lo bacia quasi assalendolo sulla bocca. La mano di Alberto le stringe il culo e cerca di trovare la sua carne liscia mentre Sonja fa la stessa cosa con la sua polo bianca.
Confesso che vedere per la prima volta mia moglie eccitata con un uomo mi fa indurire il cazzo in un modo assurdo, sono costretto a carezzarlo per evitare il dolore.
I due non hanno perso tempo, lui le sta toccando la fica tra le mutandine mentre lei seguita a toccarlo e baciarlo. Ecco crollano sul divano, mentre si baciano lui la sditalina e lei apre le gambe in segno di accettazione. Lei gli slaccia i pantaloni e con la mano tira fuori il suo membro incandescente e comincia a carezzarlo e muoverlo come una vera troia. Alberto lo vedo rimane senza fiato e molla la presa con la sua mano, è li tutto aperto, alla mercè di Sonja, è super eccitato tenta di slacciarle la camicetta mentre Sonja, come solo lei sa fare, si avvicina al giovane membro ed inizia la sua performance prima con la lingua poi infilandolo tutto tra le sue belle labbra. Comincia a pompare pian piano su e giù mentre lui è poggiato sul divano con la testa indietro, ma subito caccia uno strillo e vedo la bocca di Sonja che fa uscire una massa di sborra gialla. Alberto ha finito prima di cominciare. Io eccitatissimo vado verso i due amanti, Alberto ancora un po' intontito mi guarda con timore, ma Sonja sa cosa voglio ed ancora un pochino gocciolante afferra il mio pene e comincia a spompinarmi davanti agli occhi increduli ma interessati di Alberto.
Sonja è più bella che mai ed io le ordino di spogliarsi completamente. Nuda come venere mette in scena il secondo atto. Si siede vicino ad Alberto e comincia a carezzarlo e spogliarlo, lo masturba pian piano e vede che è già pronto. Lui le stringe i capezzoli e cerca la sua bocca, Sonja lo lascia fare ma va dove vuole. Lei lo bacia sul petto glabro facendogli male ai capezzoli poi si spinge più in basso fino alla pancia e alle gambe. Il suo bel culo e la sua figa ora si porgono spudorati davanti a me. Prendo del burro dal frigo, richiamo Sonja che comprende subito e lasciando il giovane in apnea prende il burro freddo e lo spalma sulla mia cappella dopo di che si riporta sul cazzo di Alberto attendendo il mio arrivo da dietro. Io comincio ad imburrarle ben bene l’ano e ad accarezzare nel contempo la figa, lei, avendo la bocca impegnata, emette dei mugolii di piacere, ed io infilo la punta del membro nel suo occhio marrone, vedo che lei muove il culo per favorirmi, io spingo ancora fino ad essere tutto dentro di lei. Comincio a pomparla come so che a lei piace. Lei lascia un attimo l’attrezzo che ha in bocca per dirmi “spingi stronzo, fammelo arrivare in gola” la mia corsa continua mentre lei con la mano stimola il suo clitoride. Alberto si sta carezzando il pene ma stanco prende Sonja per i capelli e le reinfila il cazzo in bocca per concludere il suo pompino.
Io sono all’apice del piacere ed inondo con una sborrata il culo di mia moglie, ma anche Alberto le spruzza in faccia una bella sborra calda.
Si apre la porta che avevamo lasciato inavvertitamente aperta, sono Lorenzo e Stefania che gridano “tanti auguroni per l’anniversario ….” poi vedono la scena che conoscete, pensano a noi in un momento di trasgressione ma dopo un attimo riconoscono Alberto che ha appena sborrato sul viso di mia moglie ed io sono ancora dentro il suo culo.
Io provo a parlare ma Lorenzo mi da un calcio sul viso a tutta forza, Stefania inviperita prende per i capelli Sonja e le grida di tutto. Tutti e due si avventano su di noi. Io per un colpo sul viso con non so quale oggetto perdo i sensi.
Non so Alberto con il suo cazzo duro come se la sia passata.
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